Nuova Riveduta:

Isaia 18:7

In quel tempo, offerte saranno portate al SIGNORE degli eserciti
dalla nazione dall'alta statura e dalla pelle lucida,
dal popolo temuto fin nelle regioni lontane,
dalla nazione potente che calpesta tutto,
il cui paese è solcato da fiumi:
saranno portate al luogo dov'è il nome del SIGNORE degli eserciti,
sul monte Sion.

C.E.I.:

Isaia 18:7

In quel tempo saranno portate offerte al Signore degli eserciti da un popolo alto e abbronzato, da un popolo temuto ora e sempre, da un popolo potente e vittorioso, il cui paese è solcato da fiumi, saranno portate nel luogo dove è invocato il nome del Signore degli eserciti, sul monte Sion.

Nuova Diodati:

Isaia 18:7

In quel tempo saranno portate offerte all'Eterno degli eserciti da una nazione di alta statura e dalla pelle lucida, da un popolo temuto dai suoi inizi in poi, una nazione potente che calpesta tutto, il cui paese è solcato da fiumi; saranno portate al luogo in cui si trova il nome dell'Eterno degli eserciti, sul monte Sion.

Riveduta 2020:

Isaia 18:7

In quel tempo, saranno portate delle offerte all'Eterno degli eserciti dalla nazione dall'alta statura e dalla pelle lucida, dal popolo temuto fin nelle regioni lontane, dalla nazione potente che calpesta tutto, il cui paese è solcato da fiumi: saranno portate al luogo dov'è il nome dell'Eterno degli eserciti, sul monte Sion.

La Parola è Vita:

Isaia 18:7

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Isaia 18:7

In quel tempo, delle offerte saran recate all'Eterno degli eserciti dalla nazione dall'alta statura e dalla pelle lucida, dal popolo temuto fin nelle regioni lontane, dalla nazione potente che calpesta tutto, il cui paese è solcato da fiumi: saran recate al luogo dov'è il nome dell'Eterno degli eserciti, sul monte di Sion.

Ricciotti:

Isaia 18:7

In quel tempo dal popolo strascinato e lacerato, dal popolo orrido, oltre il quale non ve n'è altro, dalla gente che aspetta ed è conculcata, i cui fiumi deprederanno le terre, saranno portati doni al Signore degli eserciti, nel luogo del nome del Signore degli eserciti, nel monte di Sion.

Tintori:

Isaia 18:7

In quel tempo saran portati doni al Signore degli eserciti, dal popolo sconvolto e lacerato, dal terribile popolo oltre il quale non ve n'è altro, dalla nazione che aspetta, che aspetta calpestata, la cui terra è portata via dai fiumi, (saran portati) alla dimora del Nome del Signore degli eserciti, alla montagna di Sion.

Martini:

Isaia 18:7

In quel tempo dal popolo dissipato, e, lacerato, dal popolo formidabile più d'ogni altro, dalla nazione, che aspetta, ed è conculcata (di cui la terra è devastata da' fiumi) saran portati dei doni al Signore degli eserciti nel luogo, che ha nome dal Signor degli eserciti, nel monte di Sion.

Diodati:

Isaia 18:7

In quel tempo sarà portato presente al Signor degli eserciti da parte del popolo di lunga statura, e dipelato; e da parte del popolo spaventevole, che è più oltre di quello; e della gente sparsa qua e là, e calpestata, la cui terra i fiumi predano; al luogo del Nome del Signor degli eserciti, al monte di Sion.

Commentario abbreviato:

Isaia 18:7

Capitolo 18

La cura di Dio per il suo popolo e l'incremento della Chiesa

Questo capitolo è uno dei più oscuri della Scrittura, anche se probabilmente fu compreso più da coloro ai quali fu destinato per la prima volta, che da noi oggi. Rapidi messaggeri sono inviati per via d'acqua a una nazione segnata dalla Provvidenza e misurata, calpestata. Il popolo di Dio è calpestato; ma chi pensa di inghiottirlo, scopre che è abbattuto, ma non abbandonato, non distrutto. Tutti gli abitanti della terra devono osservare i movimenti della Provvidenza divina e attendere le indicazioni della volontà divina. Dio dà la certezza al suo profeta e da lui al suo popolo. Sion è il suo riposo per sempre ed egli se ne prenderà cura. Adatterà al loro caso i conforti e i rinfreschi che fornirà loro; saranno graditi, perché opportuni. Farà i conti con i suoi e i loro nemici; e come il popolo di Dio è protetto in tutte le stagioni dell'anno, così i suoi nemici sono esposti in tutte le stagioni. Da tutto questo deve scaturire un tributo di lode a Dio. Ciò che viene offerto a Dio, deve essere offerto nel modo da lui stabilito; e possiamo aspettarci che egli ci venga incontro dove registra il suo nome. Così le nazioni della terra saranno convinte che Geova è il Dio e Israele è il suo popolo, e si uniranno nel presentare sacrifici spirituali alla sua gloria. Felici coloro che, avvertiti dal suo giudizio sugli altri, si affretteranno a unirsi a lui e al suo popolo. Qualunque sia la terra o il popolo a cui ci si riferisce, ci viene insegnato a non pensare che Dio non si prenda cura della sua Chiesa e non abbia rispetto per gli affari degli uomini, perché permette ai malvagi di trionfare per una stagione. Egli ha ragioni sagge per farlo, che ora non possiamo comprendere, ma che appariranno nel grande giorno della sua venuta, quando metterà in giudizio ogni opera e ricompenserà ogni uomo secondo le sue opere.

Riferimenti incrociati:

Isaia 18:7

Is 16:1; 23:17,18; 45:14; 2Cron 32:23; Sal 68:29-31; 72:9-15; Sof 3:10; Mal 1:11; Mat 2:11; At 8:27,28
Is 18:2
Is 18:4; 60:6-9; Mic 4:13; Zac 14:16,17

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